Il mio respiro madre
Era il soffio
che tu mi inalavi
Con le tue verdi foglie
Mio cibo erano i frutti
Che tu mi offrivi.
Terra,
ricca signora un tempo
ora avvelenata
da quelle stesse mani
che dovevano carezze
da figlio a madre.
Ho bisogno di trarre linfa dalla terra, dalla natura, da quella parte di creazione che noi sfruttiamo solo e che non sappiamo apprezzare e godere.La natura arborea, l’acqua, il vento, la pioggia, i fulmini,…sono per me amici, doni da ricevere a braccia aperte. Vorrei diventare pianta con pianta, cielo con cielo, nuvola con nuvola, stella con stella. La notte prima di chiudere la porta del terrazzino sbircio il cielo, cerco le costellazioni amiche, devo salutarle, mandar loro un bacio, perché so che son lì a vegliare su di noi, so che lassù c’è Qualcuno che ci veglia, ci guarda, ci sorride, lacrima su noi se lo facciamo soffrire ma so anche che non ci lascia mai soli.Mai.