Fiore di cactus

Osservavo un vaso di piante grasse, diverse.

Su una si apre un fiore arancio: spalanca i petali al sole e li richiude alla sera.

Quel fiore si è fatto strada in mezzo a un intrico di spine, vicino si preparano altri boccioli a fiorire e ti domandi come, da una pianta così povera all’apparenza, e dura, difficile, possa fiorire tanta bellezza.

E salta alla mente un’altra immagine: un cuore, per quanto circondato da una cintura spinosa di difese, alzate per paura o per superbia, dentro sé ha germogli di bellezza inimmaginabili. Risorse di tenerezza, di sogni tenuti affondati, di morbidi e caldi colori che si aprono solo se il clima attorno è favorevole, se l’occasione esterna aiuta a manifestarsi.

Ma a volte , credo, il fiore fiorisce semplicementeperché è giunta l’ora della sua manifestazione , utile a nessuno se non al fiore stesso che esiste per irradiare intorno bellezza.

Nulla chiede se non di esistere.

Risorse sprofondate in terreni inesplorati appaiono al di là di ogni attesa, di ogni speranza.

Semplicemente, arriva per loro il momento di manifestarsi.

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11 pensieri su “Fiore di cactus

  1. Mi piace la similitudine che hai usato per descrivere il fiore; a volte, quando capita di imbattersi in manifestazioni del genere non si può far altro che rimanere stupiti da tale bellezza inattesa. Allo stesso modo capita con le persone.

    Un saluto

    1. Grazie Mr.Loto.
      Sì, il mondo attorno a noi non finisce di stupire se solo abbiamo gli occhi, del corpo e dell’anima, aperti, disposti a ricevere i messaggi che esso ci invia e a rielaborarli poi con riflessioni ed emozioni che da questa ” visione” scaturiscono.

  2. L’importanza di saper osservare per vedere. Spesso nelle cose che pensiamo insignificanti è celata una bellezza

    1. Il divino prodigio del Creato manifesta la sua totale bellezza nei fiori che nei loro smaglianti colori cromatizzano la luce del sole, che desta la vita in tutte le creature dell’universo. Uno spettacolo meraviglioso questo immenso teatro del mondo in cui noi viviamo. Si può vedere la mano di Dio o la manifestazione del caso, ma nondimeno questo spettacolo della natura è stupefacente e prodigioso. Noi mortali siamo come delle comete che brillano per pochi istanti e poi scompaiono nella non esistenza, e quindi la nostra vita, come dice una non credente come la Wislawa Szymborska, è una pausa della non esistenza. Ma alemeno per alcuni istanti siamo anche noi immortali. I colori straordinari dei fiori sono il simbolo del destino umano: anch’essi per pochi istanti brillano nella luce per poi sparire per sempre.

  3. Grazie! Pagina delicata, attenta e profonda. Molto apprezzata.
    La ringrazio molto e Le auguro buon Cammino: continui ad essere occhi e cuore per gli assetati di Bene che non sanno guardare ne’ capire quanto la vita scrive.
    Grazie di cuore. Marialucia

    1. Ho usato l’occhio del mio cuore per leggere.

      Lisa, ogni cuore vive entro un recinto di spine, più o meno fitto, più o meno nascosto ma sta a noi liberarlo togliendo gli aculei, lasciando filtrare luce, calore, amore. Allora vedremmo sbocciare fiori non di questo mondo.
      I giardini più belli e i meno visitati sono i nostri cuori.E non lo sappiamo.

      Andiamo a visitare parchi e giardini stupendi e ci meravigliamo di tanta bellezza ma pochi comperano il biglietto d’ingresso per visitare il proprio cuore o quello di qualche altra persona che magari aspetta solo di sentire spingere il cancello d’ingresso per lasciarsi andare e mettere in mostra i suoi tesori che tiene nascosti.

      Ciao Lisa.

  4. ciao Silvana!
    non posso che farti i miei complimenti…
    trovo la tua scrittura, dolce, calma, semplice e rasserenante, velata da un immancabile velo di malinconia che la rende romantica. Un grande abbraccio

  5. Ciao Silvana.
    Una ventina di anni fa, una sera la mamma mi ha telefonato:”Maria, vieni subito, i cactus sono fioriti…domani mattina saranno già appassiti!”
    Sono partita immediatamente con le bambine e assieme abbiamo goduto del meravigioso spettacolo.
    La mamma non c’è più e nemmeno i fiori di cactus che solo il suo pollice verde faceva spuntare, neanche le sue orchidee sono più fiorite senza la sua mano gentile.
    Quanti ricordi…
    La mamma era una persona amabile e anche con le persone succedeva che vicino a lei dessero il meglio; forse riusciva a fare in modo che le spine si facessero un po’ da parte per lasciare spazio al fiore. Un abbraccio.

Dimmi cosa ne pensi, te ne sarei grata.

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