Non oso ascoltare la voce del cuore,
socchiudere le porte dell’anima
sorda a richiami
di sensi e di passioni,
di sogni abbandonati
nella stanza chiusa.
Temo lo spalancarsi impetuoso,
come di fiume in rotta,
delle fragili pareti del mio cuore.
Alluvione che dilaga
e travolge certezze
nate su piatte pianure.
Che trascina
nell’onda incontenibile
la vita fin qui vissuta
che ora può far morire
dopo averla cresciuta e coltivata
in così gran fatica.
Ce lai coltivata molto bene, Silvana. 6 unica. Bacioni dal Brasile.
Grazie SOLE!!!
Tu mi sei di esempio amica mia carissima.
Un abbraccio grande come il mare.