Canta,
anima mia,
le gioie
le ansie e i sorrisi
le attese e i pianti
la vita che hai vissuto
trepida e intensa
tra figli bimbi
sui prati che ancor vivevano
tra queste strade
in rossi tramonti
o bianche albe
sul lettone-isola
che tutto conteneva
e il temporale e il tuono
erano fuori.
Dentro la casa
stava il nostro mondo
e l’attesa del padre era gioia
i passi si cercavano spazio
sul pavimento colmo
e le notti erano
ninne nanne cantate
che portavano il sonno
e racconti letti e manine strette
coperte rimboccate
fronti baciate
carezze sui selvatici capelli
luci-guida per il buio
e dolci sospiri
quando la palpebra calava stanca
su coperte -coccole
ove il ditino si infilava
a cercare pace.