Giorni vanno come foglie d’autunno, scendono lievi, inosservate.
Improvvisamente vedi i tuoi piedi calpestare tappeti densi colorati.
Non badi a questa perenne caduta se non quando, alzando gli occhi, affondi nell’azzurro cielo, improvvisamente apparso tra i rami nudi, come filo di collana svuotata di ogni perla.
Caduti i giorni, scivolati, ora formano quel tappeto che trascolorerà fino a trasformarsi interamente.
Dall’umido odore di autunno , misto di marciume e di frutto troppo maturo, nascerà un giorno altro germoglio.
Vita da vita. Non la stessa vita. Altra vita.
Energia in trasformazione.
Anche quando qualche finestra si oscura. Altre si accendono e non importa quale sarà la finestra da cui emana luce.
Il ” particulare” non conta in questo perenne divenire che sfugge alle nostre dita e alle nostre menti.
Semplicemente E’.