Quante volte ho tuffato lo sguardo dentro il cielo stellato e mai immaginavo emanasse odori!
Che avesse una voce sì, anzi tante voci. Gli scienziati ci hanno insegnato a sentire, ad ascoltare “ i suoni” che giungono da ogni direzione. Onde tradotte in mormorii, fruscii, profondi suoni.
Ma ora, dopo l’arrivo di Rosetta alla cometa dall’impronunciabile nome, guardo alle profondità buie del cielo e mi sento dentro a un giardino, col brusio degli insetti, i mille colori e gli odori, profumi, afrori che terra, frutti, fiori emanano.
Sempre più mi scopro stretta parente di una stella. Se non odo la sua voce, se non so comunicare con tutto l’esistente è solo per la mia pochezza di mezzi.
Un mondo di suoni, di odori, di voci, di colori mi circonda. Espansione di quel piccolo universo, la Terra, in cui mi trovo.
Unica entità , forse, o chissà… magari accanto a questa infinita immensità che è il nostro Universo ce ne stanno altri?
Paralleli? Intersecanti? Conviventi? Quasi matriosche, uno dentro l’altro? Concentriche realtà tra cui si può migrare?