La fantascienza è qui

Stamattina sono andata in un negozio di detersivi.

Improvviso un lampo mi acceca, come il profumo penetrante che lì vi regna, mescolanza di mille odori:

possibile che per avere una casa pulita e in ordine servano tutti questi prodotti?

Possibile che per pulire la stanza di casa si avveleni il pianeta?

Possibile che per far odorare di buono la camera si spruzzi deodoranti al profumo di muschio,. lavanda, mille fiori,…. tutti finti, anziché spalancare la finestra, arieggiare le pareti e far entrare l’odore di fresco, che sa di buono, di Madre Natura?

Eh già, non si può più. Puzze e smog si aggirano per le strade e verrebbero dentro casa.

Così ci accontentiamo di una pallida parvenza di profumo floreale e nel crearlo avveleniamo terra, aria, acqua e non basta… avveleniamo il nostro corpo che si ribella a tutta questa grande immensa bugia del pulito artificiale e nascono allergie da contatto, da inalazione, da cibo….

Malati sulla pelle, nel respiro, malati sani, malati da vaccino, da iperpulito, da eccesso di disinfestazione, il corpo ormai si ribella più che ai batteri ai tanti spray battericidi.

Veleni veleni veleni ovunque

plastica diffusa, sostanze tossiche create intossicando, diffuse avvelenando .

Ma siamo proprio un mondo di pazzi.

E tutto perché?

MERCATO!

Produrre, creare, consumare, comprare, avere, possedere, apparire,…

MERCATO, che l’economia giri e porti schei nelle tasche di pochi grandi colossal e svuoti le già magre tasche del popolino.

Se poi questa grande avventura mercantile -che stimola la ricerca, i marketing- lavora subdola sulle menti, soggioga e condiziona pensieri, obbliga ad acquisti inutili, porta danni alla salute della persona e dell’ambiente non c’è nessun Garante.

Ognuno di noi è il garante di se stesso!

Attenzione dunque agli acquisti.

Cosa, dove si compra, cosa si consuma, da dove viene, con che sostanze e processi industriali è stato prodotto. Siamo noi acquirenti diretti interessati al nostro vero bene.

Certo che entrare con occhio alieno in un supermercato con tutti quei scaffali colmi di mille prodotti, tanti simili, forse uguali ma in veste diversa, stimolatori occulti della mente, ci aprirebbe una prospettiva di valutazione e di giudizio completamente nuova.

Forse qualche velo cadrebbe dai nostri occhi, forse ci accorgeremmo di vivere sempre più in un mondo artificiale e in gran parte malato, noi artefici del suo stesso e nostro male!

Orribile!

E leggo che han messo in testa a un gruppo di acquirenti volontari un caschetto che mentre fanno acquisti al supermercato decifrano le reazioni del cervello per capire cosa spinge una persona a comprare una cosa piuttosto che un’altra. Per poter meglio vendere, vendere di più.

E la chiamano ricerca!

Tra un po’ gli stessi produttori faranno tutte e solo quelle cose che sanno che faran reagire il nostro cervello nel modo per loro più redditizio.

Non saremo nemmeno più liberi di scegliere davvero ciò che ci piace, schiavi mentali.

Orribile visione!

 

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