Spalanco il cancello del mio orto,
arrugginito e cigolante,
lo apro al tuo passo,
al tuo soffio,
alla tua mano.
Entra Signore e dissoda,
semina e annaffia.
Cresceranno le piante più mirabili
perché dalle tue mani,
anzi dalla tua parola,
prese vita l’Eden.
Che il mio cuore sia un Eden,
voglio donartelo,
offrirti i fiori che crescono abbondanti,
i frutti che ricchi pendono dai rami gonfi,
carichi da piegarsi a rasentare la terra.
Se tu vuoi, Signore,
tutto può accadere.