Poesia perché?
Quando hai fame e sul melo è ancora appeso un frutto, ormai raggrinzito ma ancora dolce e polposo, lo abbranchi, per saziarti, per calmare la morsa allo stomaco, per assaporare con infinita gratitudine quel sugo rimasto intrappolato, una fortuna.
A occhi chiusi lo gusti, goccia dopo goccia, come mai faresti con la mela più bella nei momenti di abbondanza.
Così per me la Poesia
E’ quel morso all’ultimo frutto, quel cercare cibo per ritrovare energia nuova, quello scoprire tenerezze, sapori altrimenti perduti, quel cercare tra i rami tracce di vita in ogni stagione, allungare la mano e trovare uno scrigno impensato, nascosto, ignorato.
Scrivere e scavare
spalancarsi ai ritmi della vita
veloci lenti quasi spenti riaccesi
cercare l’ultima luce
che è la prima luce
assaporare
nella cadenza della parola
i ritmi di una musica insita ovunque.
Il silenzio
il piccolo fluire
la vitalità dirompente
la tranquillità raggiunta
le rapide
lo slargo
la povertà
l’abbondanza
la timida sorgente
la speranza…
tutto questo è per me poesia.