C’è un bruco nel bozzolo sul bordo prospiciente la valle.
Nel buio mondo cresce, consapevole solo della sua vita presente.
Poi un richiamo, non sa donde venga, una spinta irresistibile ad uscire dall’involucro.
Non comprende il senso della immane fatica in cui si trova, a sua insaputa, impegnato.
Il bruco non più bruco, d’improvviso si apre a un mondo nuovo, lente escono delicate ali, non sa di averle.
Sta immobile, cerca di orientarsi, che mondo nuovo è questo? Che fare?
Le ali ancora immobili, che cosa sono? L’istinto dice come e cosa fare e pur nell’ impaccio si alza infine a spiccare il volo.
Il bozzolo vuoto e inerte sta, sull’orlo del burrone, non ha paura.
Ora può volare, sopra e oltre il vuoto, sopra e oltre la spaccatura tra vecchio e nuovo mondo.