Infinita sete, infinito respiro, infinito canto

Le cicale mi accompagnano in questa estate calda, il calore per loro è vita, sono incessanti, da mattino a sera, senza tregua, cantano la vita, la luce, cantano l’estate.

Cicale e vita, cicale e calore, cicale e sole, cicale cicale cicale

e bellezza.

Non mi dicano che stan lì oziose mentre le formiche pensano al domani. Senza cicale il mondo non sarebbe lo stesso, anche il lavoro delle operose formiche si fermerebbe, ogni essere del creato ha il suo spazio unico e inconfondibile, ognuno ha la sua canzone, ognuno la sua bellezza.

Il cielo non sarebbe così tinto di azzurro, la calura non colorerebbe di bianco i monti, l’aria silenziosa non avrebbe la stessa vibrazione,

gli alberi a questo canto gioiscono, percepiscono con tutto il loro essere – radici tronco foglie- la musicalità del canto e così ogni insetto, le farfalle.

Cicale simbolo di vita e della metamorfosi che incontriamo, tutti.

Per navigare da un mondo all’altro, mai uguali, dobbiamo lasciare qui parte di noi, per volare più alto, per cercare il cielo, così loro salgono lungo il tronco e trovo sulla corteccia abbandonate, una dopo l’altra, le vesti troppo piccole per contenere quest’anima cantante, più canta, più cresce, più cerca e si alza.

Infinita sete, infinito respiro, infinito canto.

2 pensieri su “Infinita sete, infinito respiro, infinito canto

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