Ieri autunno si è presentato con l’impermeabile grigio, gli occhi umidi di pioggia, l’aria colma di intimità.
Un giusto arrivo ma oggi, per non caricare troppo questi suoi suoi tratti di buio anticipato, di grigiore soffuso, ha spalancato il cielo a un sole incredibile, al vento che sembra primaverile con gioiosi guizzi improvvisi , folate birichine, mani lunghe che giocano quasi a “ darsela”.
Mi pareva persino di sentire la sua risata squillante, era nell’aria, nel cielo azzurrissimo, nella brillantezza di foglie e di sole e di nuvole leggere strapazzate qua e là.
Autunno, stagione di raccolti, di “ conta”, di bilanci, stagione anche di gioie intime e profonde, di nostalgie diffuse e soffuse, stagione di feste campagnole e semplici in cui riallacciare discorsi rimasti sospesi nel caldo estivo distraente.
Autunno, stagione di amori gustati in silenziosa serenità.