Come accade alle piante cresciute molto vicine, così i nostri tronchi si sono in parte saldati l’uno all’altro. Han creato il Due – Uno. Radici mescolate, fronde intrecciate.
Gli alberi non amano crescere soli, se possibile stanno vicini ai propri simili. E noi umani non siamo un granché diversi da loro.
Ora che nel cielo si staglia una sola corona, rarefatta, ora che il tronco, senza appoggi, cerca nella propria corteccia la forza per ergersi dritto, come sciogliere tutti i nodi, i legami, che attraversano l’intero essere?
Dal profondo Io sotterraneo, alla sua parte aerea? Senza soffrirne?
Come le piante ” si parlano” attraverso le radici, così noi. Quanto ci siamo detti attraverso il mondo groviglioso delle nostre radici intrecciate?
Non solo suoni. C’erano silenzi intrisi di comunicazione.
Io, ora unica pianta, respiro un’aria che sa di antico e di nuovo, mescolanza di passato e di futuro.
Il presente scorre come gocce tra i rami.
Cerca, cerca, infinitamente cerca.