Giugno
il mese in cui conobbi il mondo
estate piena
solstizio
nei biondi campi si mieteva il grano
mia madre affaccendata
preparava il pranzo ai braccianti
sudati stanchi affamati
mentre si preparava il parto
sarei sbocciata nell’ora più calda della siesta
quando il mondo intero riposava sotto la canicola
tra dolori e sudori la provvidenza colmava la stanza
a giugno conobbi il colore biondo luminoso della vita
gli odori dell’estate colma
i sapori della terra e dei suoi frutti
io stessa frutto
apparso imprevisto improvviso
accolto amato
braccia gioiose e grate
di padre e madre per la seconda volta
stringevano un fagottino ciccioso e roseo
io con loro cantavo alla vita.
A modo mio.