Big Bang
Per tanto tempo Veronica era vissuta nel paese del “Sole che c’è”.
Poi, improvvisa, era scesa la nebbia. Si era pappata pian piano tutta la luce, l’aveva assorbita, annullata.
Il buio diveniva sempre più fondo e nel buio ogni vivente si sentiva un cieco annaspante, incerto su dove andare, come muoversi. le persone camminavano a tentoni, allungando in modo innaturale piedi e mani a individuare gli ostacoli, per riconoscere al tatto gli oggetti ora totalmente assenti. Il panico cominciò a serpeggiare.
Il nero infatti era calato ovunque, non c’era penombra, mezz’ombra. Solo la notte fonda. Cielo e terra annullati in un unico vuoto.
Voci, parole, lamenti si alzavano sempre più creando una orribile cacofonia e confondendo ancor più le persone. Avevano come la sensazione di stare su una nave. Forse il Titanic, riapparso dalle acque, aveva raccolto su di sé torme immense di persone. Ma tutto era avvolto nella tenebra, senza radar né nocchiero, quella che pareva una nave andava alla deriva, come un fiume che esonda e tracima e scorre là dove c’è la piatta pianura.
Il caos invadeva il mondo, ogni mente era in fibrillazione, ogni cuore attanagliato da morsi di paura.
Di inquietudine e smarrimento si respirava.
Il brusio crescente rivelava una totale assenza di dialogo, erano tutti soliloqui fatti ad alta voce. Ognuno si poneva domande e si rispondeva da solo. Senza darsi vere risposte. Le domande restavano quesiti senza soluzione.
…
Qua e là, rare, come lucciole nel bosco, Veronica vide apparire piccole luci. Le vedeva, silenziose, sorgere isolate, riunirsi in piccoli sciami, quasi filamenti luminosi, processioni viste in lontananza.
In un mondo accecato dalla tenebra, solo chi era luce poteva vedere le luci. E Veronica era luce.
Si richiamavano, lentamente si muovevano le une verso le altre. Nel buio caotico di voci sempre più isteriche e minacciose, i filamenti si riunivano silenziosi. Lentamente si attorcigliavano, prendeva forma pian piano una sfera, sempre più gigante, visibile solo agli esseri di luce mentre il resto del mondo affogava nella tenebra.
Improvviso, un lampo di luce bianca rivelò il distacco tra cielo e terra. Là bruchi striscianti, qui farfalle danzanti.
E Veronica entrò nella Nuova Era.