Il giorno si è aperto nell’umida foschia, ma già si vedeva il pallido sole rosso scalfire il velo, dissolverlo, sfumarlo pian piano, con dolcezza, come se fosse stanco di violenza.
Dopo messa ho deciso di continuare a nutrirmi di pace e serenità andando in passeggiata lungo il Brenta.
Mi ha accolto una fiumana festosa di gente, famiglie intere, bambini di ogni età, cani al guinzaglio, in marcia.
Ciacolona e aitante.
Finita la corrente, ho trovato il silenzio accogliente avvolgente del fiume, largo, disteso, finalmente l’acqua scorreva coprendo il greto. Gabbiani in volo, bianco contro il verde ancora intenso, si cercavano, come in una danza, in un gioco… allegro silenzio vivo… qualche pescatore aveva gettato la lenza. Immaginavo pesantezze di vita, pensieri abbandonati alla corrente.
Anche una rosa rossa, un petalo giaceva solo quasi arenato tra il canneto mentre il fiore galleggiava, triste nel suo acceso colore… ho visto in quel rosso un addio…
Qua e là il sentiero si animava di sassi colorati posati su panchine, mani e cuore d’artista sognatore donavano ai passanti in sosta ulteriore bellezza.
Ho lasciato decantare anch’io in quel verde ombroso l’agitazione di un mondo nervoso e incattivito.
Ho cercato colori vividi, per trovarli ho dovuto alzare lo sguardo al cielo. Rami di vite americana grondavano rosso gialli arancio dai rami degli alberi su cui si erano arrampicati. La luce trapelava da quel ricamo steso nell’aria.
Dalla terra al cielo… solo colori… musica nuova nel cuore.
Silvana Dal Cero 