Poliedro

Silvana Dal Cero

Il cuore ha le sue aree bianche, nere e grigie.

Non tutto è male

non tutto è bene

siamo esseri duali

un prisma

ora mostra una faccia

ora un’altra

sempre lo stesso prisma è.

Qual è il vero essere?

Il vero prisma?

Una sola risposta: quello è l’ESSERE,

quel prisma

una faccia illuminata e una buia,

una parete liscia dipinta a nuovo,

un’altra incrostata dalla muffa.

Quel poliedro cresciuto raspato dal vento

lisciato da carezze

inciso da chiodi

spezzato da pugni

modellato da artista

levigato dal calore

crepato nel freddo

illuminato dal sole

inumidito dalla nebbia

calpestato dal buio.

Sempre lo stesso poliedro.

Solo una mano creatrice potrebbe portarlo alla perfezione

ma il poliedro

davvero desidera sia così?

O non gli piace la sua unicità intrigata?

Bello brutto fusi

luce buio confusi

superfici lisce e scabre al tatto

volto intarsiato dal passato

in attesa

nel presente

del domani.

La vita…

View original post 91 altre parole

2 pensieri su “Poliedro

  1. DONNA è un racconto gradevole dove si respira l’aria nostrana della nostra terra e della nostra gente. Brava Silvana. Arnaldo

Dimmi cosa ne pensi, te ne sarei grata.

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